Il Fondo monetario internazionale (FMI) chiede una maggiore regolamentazione dei mercati delle criptovalute in Africa, uno dei mercati in più rapida crescita al mondo, secondo quanto riferito dal blog dell’istituzione globale il 22 novembre.
Tra i motivi per cui i paesi della regione dovrebbero adottare la regolamentazione, il fondo monetario ha citato il crollo di FTX e il suo effetto a catena sui prezzi delle criptovalute, che “sta spingendo a rinnovare le richieste di una maggiore protezione dei consumatori e regolamentazione dell’industria delle criptovalute”.
Inoltre, gli autori sostengono che “i rischi derivanti dalle criptovalute sono evidenti” ed “è ora di regolamentare” per trovare un equilibrio tra minimizzare il rischio e massimizzare l’innovazione. Sulla base del Regional Economic Outlook dell’ottobre 2022 per l’Africa sub-sahariana, il pezzo afferma che “i rischi sono molto maggiori se le criptovalute vengono adottate come moneta a corso legale”, rappresentando una minaccia per le finanze pubbliche se i governi accettano le criptovalute come mezzo di pagamento.
“I responsabili politici sono anche preoccupati che le criptovalute possano essere utilizzate per trasferire fondi illegalmente fuori dalla regione e per aggirare le regole locali per impedire deflussi di capitali. L’uso diffuso delle criptovalute potrebbe anche minare l’efficacia della politica monetaria, creando rischi per la stabilità finanziaria e macroeconomica”.
Secondo i dati del FMI, il 25% dei paesi dell’Africa sub-sahariana ha formalmente regolamentato le criptovalute, mentre due terzi hanno implementato alcune restrizioni. D’altra parte, Camerun, Etiopia, Lesotho, Sierra Leone, Tanzania e Repubblica del Congo hanno già vietato le criptovalute, che rappresentano il 20% dei paesi dell’Africa sub-sahariana. Kenya, Nigeria e Sudafrica hanno il maggior numero di utenti nella regione.
Tra luglio 2020 e giugno 2021, il mercato africano delle criptovalute è aumentato di valore di oltre il 1.200%, secondo i dati della società di analisi Chainalysis, con un’elevata adozione in Kenya, Sudafrica, Nigeria e Tanzania.
Come riportato da Cointelegraph, il Ghana sta testando una valuta digitale della banca centrale (CBDC). Secondo Kwame Oppong, dirigente della Bank of Ghana, l’iniziativa del paese mira a promuovere l’inclusione finanziaria. Il Ghana ha il potenziale per raggiungere livelli di adozione di criptovalute simili a Kenya e Nigeria, paesi che si sono classificati all’11° e al 19° posto nel Global Crypto Adoption Index di Chainalysis.