Beppe Grillo lo aveva detto e lo fa, anzi lo ha fatto.
Era stato annunciato in quella che è stata una festa della condivisione e della partecipazione aperta: Italia a 5 Stelle, ad Imola. Durante un trascinante e coinvolgente intervento dal palco, davanti ad una folla composta da portavoce istituzionali senza giacca e cravatta, circondato dal sano entusiasmo degli organizzatori dei meetup sul territorio, i sostenitori, i simpatizzanti, i perplessi in quanto soliti osservatori della scena politica capaci di tediosi lamentii di rassegnazione e ai disfattisti scettici. Davanti alle televisioni e a giornali di mezzo mondo, con quella spontaneità che con insulsa denigrazione viene definita populismo: insomma davanti a tutti, proprio tutti ci comunicò che era giunto il momento di fare un “passo di lato” ed uscire dalla comunicazione in prima persona.
Quale differenza dagli ammuffiti congressi di partito Continua a leggere Nuovo simbolo, maggiori responsabilità